Risvegli con la luce, con la brina,
coperti con la carta di giornale,
rinchiusi dentro case di cartone
stanziali e confinanti con stazioni.
Vediamo gente andare per il mondo,
chiediamo loro umanità e decenza
dei gesti generosi di coscienza
per noi che siamo in viaggio verso il niente.
Siam reduci di guerre sempre perse,
involucri dai sogni irrealizzati,
relitti in secca nella depressione.
Il nostro camminare senza meta
su strade senza nome ne pazienza
ai margini, invisibili alla vita.
Vorremmo dignità e comprensione
per gli ultimi una gloria solidale
soffitti azzurro cielo con le stelle
ma anche caldi abbracci di certezze.
Dovremmo non scordare gli smarriti,
vedere dove son dimenticati,
può capitare a tutti di cadere…
Non sempre si ha la forza per reagire.

– MARCO IEMMI

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